SkillGrid, perché abbiamo ancora bisogno di shooter verticali

SkillGrid è un gioco nuovo ma rilasciato per piattaforme vecchie — nello specifico la seconda generazione di macchine Amiga, quindi A1200/4000 e CD32, ovvero quelle con 2MB di RAM e chip grafico AGA — sviluppato da Retream, dietro a cui si cela il nostro connazionale Simone Bevilacqua; il gioco è uno shooter verticale semplice da giocare — richiede un tasto — ma complesso da padroneggiare.

Vediamolo nel dettaglio.

SkillGrid
Come si mostra il gioco con il suo sistema di bonus/malus

La modalità di gioco è una sola; appena avviata la partita lo schermo viene progressivamente riempito da celle esagonali di colore blu o giallo, rappresentando i bonus e i malus che vanno accuratamente raccolti o evitati per facilitarsi la vita; oltre a quelli monocromatici, che distinguono in maniera netta se gli effetti sono positivi o negativi, si aggiungono anche quelli ibridi (metà blu e metà gialli), con effetti che si disattivano raccogliendoli una seconda volta, e quelli indefiniti, con pattern a strisce che hanno effetti che non agiscono direttamente sul giocatore.

Quello che ne consegue è che si genererà una “danza” sfrenata volta ad abbattere i nemici e nel contempo a “raccogliere” o evitare le celle sottostanti, e se questo già di suo suona abbastanza impegnativo sappiate che è solo la base del gameplay: il gioco ha prevedibilmente un tempo limite e una sola vita legata a una barra d’energia, ed entrambi possono essere ridotti o aumentati proprio tramite le celle. Oltre a questo è possibile entrare in modalità di gioco alternative che regalano punti extra, ma che rendono anche le cose ancora più difficoltose al giocatore.

SkillGrid
La modalità più vantaggiosa: Music

Le modalità alternative spaziano dalla Music mode, la più semplice, durante la quale i bonus positivi sortiscono i loro effetti mentre quelli negativi danno solo punti extra. Passiamo poi alla Asteroids mode, che si attiva allo scadere di un timer, in cui i nemici vengono rimpiazzati da asteroidi fino all’azzeramento di un nuovo contatore. Proseguiamo con la Missiles mode, in cui gli ufo nemici vengono sostituiti da dei missili che uccidono istantaneamente. Questi possono essere disattivati solamente passando sopra ad apposite celle demarcate “Missiles Off”.

Arriviamo, infine, alle modalità Boltspitter, Mothership e Skull, all’interno delle quali si affrontano i suddetti tre nemici. Decisamente più letali della media, richiedono un certo quantitativo di colpi per essere abbattuti, e come se non bastasse le celle hanno tutti effetti negativi che vanno evitati come la peste; nel caso specifico della modalità Skull il nemico non spara, ma toccare le celle equivale a morte istantanea.

Il tutto è spiegato nel manuale di gioco, che consiglio di leggere bene, ma già così dovreste esservi fatti un’idea di come funziona il titolo. I controlli rispondono bene ma l’interfaccia ha un po’ troppi elementi da tenere d’occhio, seppure per lo meno non risulta invasiva dato che è tutto comodamente incolonnato ai lati in poco spazio.

SkillGrid
La modalità più ostica: Skull

Questo, però, si traduce anche in uno dei difetti principali del gioco: gli elementi da tenere d’occhio sono tanti, troppi — e, banalmente, non ci si riesce, con il risultato che ad un certo punto ci si ritroverà magari all’interno della modalità “asteroidi” semplicemente perché non ci si è accorti che il countdown stava finendo. Allo stesso modo, non ci sono informazioni a schermo per capire quanta vita rimane ai boss, cosa non determinante ai fini di batterli ma che di certo aiuterebbe. Il fatto che ci siano tante modalità alternative, inoltre, rende le prime sessioni di gioco poco intuitive (motivo per cui vi ho consigliato di leggervi bene il manuale), e la mancanza di immagini nel manuale non aiuta a collegare rapidamente le modalità alternative ai vari colori e fondali.

In definitiva Skillgrid mi è piaciuto perché è un titolo che, al netto dei suoi difetti, è stato realizzato con passione e con l’intento di fare qualcosa di diverso dal solito. Rimane, però, un gioco che non si può consigliare tanto alla leggera, perché la sua complessità di fondo — unita alla sua struttura da gioco “endless” — lo rende adatto solo ai giocatori più dediti del genere, votati al migliorarsi per ottenere prestazioni e punteggi sempre migliori; questi ultimi troveranno sicuramente pane per i loro denti.

Qualora foste interessati potete acquistarlo in formato digitale sulla pagina itch.io del gioco a 8$, mentre se volete avere la copia fisica per le vostre macchine di una volta potete comprarla sulla pagina dedicata del sito del publisher RGCD per 17£. Questa contiene il gioco sia in formato cd che in formato doppio floppy disc; essendo stato sviluppato per hardware Amiga qualora compraste la versione in digitale dovrete dotarvi di un emulatore Amiga (come WinUAE) per farlo girare, o in alternativa masterizzare l’immagine del cd, visto che vengono forniti entrambi i formati.

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